- CAUSA FEBBRE SI RINVIA DI UNA SETTIMANA L'ATTESISSIMA USCITA DE "IL GINECOLOGO" -
Potrei limitarmi a chiuderla così. Potrei evitare di rassicurarvi dicendovi che non si tratta del temibile virus di derivazione suina, ma solo di una tre giorni di febbre alta condita di maldigola. Trentanove gradi di calore corporeo che mi hanno inchiodato a qualsiasi superfice orizzontale della casa, assecondando la mia naturale tensione al riposo profondo: non la morte, semplicemente il sonno.
Potrei anche non approfittare dell'occasione per avvisarvi che il racconto dal titolo così interessante e provocante - Il ginecologo per l'appunto - rischia di essere l'inizio di una lunga pausa di silenzio.
Potrei non farlo ma lo faccio! Scopro le carte! Ho finito i racconti!
Non è che li ho finiti. Ne ho talmente tanti nella mia testa che la notte mi addormento lasciandoli posare sui sogni e, lentamente, scivolare al di sotto del cuscino, permeare il materasso, attraversare gli spazi liberi tra le doghe in legno e pogiarsi sul pavimento, nascosti, sotto forma di grigia e batuffolosa polvere.
Ma non è neanche un problema di pulizie. E' piuttosto un semplicissimo problema di tempo. Non quello che manca sempre, ma quello da costruire, secondo su secondo per ottenerne di dedicato. Dedicato alla concentrazione necessaria per pensare ad un pensiero felice, raccogliere i batuffoli di polvere sotto al letto e trasformarli in un racconto. Non trovo un posto sicuro dove costruire un rifugio di secondi. Penso sia normale in scrittori di cotanta fama come la mia!
Ma disperare e decretare la fine di un talento è l'azione da evitare. In questo momento. Perchè un talento è immortale. Non si spegne come una stella cadente, bensì si poggia sul fondo del mare come un granello di sabbia. Compone i bellissimi fondali che noi tutti ammiriamo dall'altro lato dell'onda. I fondali sono composti da milioni di granelli di sabbia, come milioni sono i talenti che animano il mondo.
Ora in una provetta raccogliete un po' di quel fondale. E di quell'acqua. Chiudetela bene ed appendetela al collo, o tenetela nella tasca dei jeans. Quella sarà la vostra creatività: diversi talenti incontrati per caso.
Sarà vostro compito, ora, andare in giro e scambiare parte dei vostri granelli di sabbia con i granelli di sabbia altrui. E, quando uno di quei granelli incontrerà il granello giusto, in quel momento, proprio grazie a quel contatto, vedrete che un altro racconto apparirà su questo blog. E sarà sempre firmato da Lui, cioè me:
Ignazio Nollo
martedì 12 maggio 2009
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